San Valentino

Era il giorno di San Valentino. La piccola Fiammetta era decisa a conquistare il cuore del proprio amato, Marino.
La mattina si svegliò presto, infilò le ciabatte pelose e preparò dei biscotti al cioccolato, che poi ripose con cura in una scatoletta di latta.
Il pomeriggio uscì risoluta, con i biscotti bruciacchiati che sbattevano dentro allo zainetto di scuola. Quando arrivò davanti alla porta di casa del suo amato, bussò decisa e rimase in attesa. Marino uscì e non appena la vide, sbuffò alzando gli occhi al cielo. Fiammetta arrossì.
«Cosa vuoi?» chiese lui a braccia conserte.
Fiammetta gli allungò con le mani tremanti la scatoletta dei biscotti. Lui gliela strappò brusco, la aprì con un gesto irritato, talmente maldestro che i biscotti caddero a terra. Li guardò alzando un sopracciglio, poi guardò Fiammetta e senza dire niente le restituì la scatoletta di latta.
«Allora, cosa vuoi?» ripeté lui, incrociando di nuovo le braccia. Fiammetta guardò impassibile i biscotti a terra, tremando un poco, poi si guardò i piedi.
«Il tuo cuore…» rispose, stringendo tra le mani la vuota scatoletta di latta. Marino spalancò la bocca e rise diabolico, senza rispondere.
«Se tu non vorrai donarmelo, dovrò conquistarlo» continuò lei, alzando lo sguardo su di lui.
«E come pensi di fare?»
Senza muovere un solo muscolo facciale, Fiammetta lo colpì alla testa con la scatoletta di latta, una volta, due volte, tre, quattro, cinque, finché il suo amato non perse i sensi.
Fiammetta aprì piano lo zainetto di scuola, estrasse le forbici dalla punta arrotondata che usavano in classe e gli squarciò il petto.
Quando gli ebbe tirato fuori il cuore, lo mise nella scatoletta di latta.
Fiammetta era felice per aver conquistato il cuore del suo amato.

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